martedì 20 gennaio 2009

Gloria ed onore!


Kakà resta al Milan!
Ieri sera alle ore 23.00 il Patron del Milan Silvio Berlusconi ha ufficialmente chiuso la "telenovela Kakà".
Il braccio di ferro con il Manchester City si è concluso con una fumata nera, il numero 22 non si muove!
Punto fermo della storia è stato proprio il giocatore che non ha mai voluto allontanarsi da Milanello. Stavolta il "Dio Quattrino"ha avuto la peggio.
Piangono le casse del Milan e del padre-procuratore. Tutti, arabi compresi, hanno dovuto piegare la testa al volere dell'asso brasiliano. Kakà ha voluto restare alla ricerca della gloria, dello sport vero e dell'onore.
Come detto dal ragazzo "i soldi non sono tutto". Certo è facile parlare con 9 milioni all'anno versati dal proprio conto da una delle squadre più importanti al mondo...Però, da amante del calcio, per una volta è bello poter sottolineare la voglia di gloria e onore! Il bisogno del calcio che vero ed il sogno di competere per qualcosa che conta, non solo delle copertine patinate alla Beck.
Kakà ha scelto, ha scelto di diventare un simbolo, del Milan e forze anche di questo frenetico calcio moderno.
Ripeto, è facile fare proclami di "amore" ad una donna bellissima e ricchissima, soprattutto se la presunta amante è tanto ricca quanto scialba, ma è una scelta di vita comunque importante.
Fondamentale è anche la scelta del Milan, una società che non si è inchinata alla ragion di stato. Anche quì bisogna sottolineare che i fondi della società di via Turati non sono certo quelli del Chievo o del Lecce, ma per una squadra lontana dall'Europa che conta e con un buco di 60 milioni le sirene inglesi erano appetibili. Ha prevalso il buonsenso e l'immagine.
Infine è doveroso spendere due parole sulla civilissima protesta dei tifosi. Sicuramente coloro che si sono radunati per le strade di Milano non dovevano avere grossi impegni dalla vita...però anche in questo caso bisogna vedere il rovescio della medaglia. Bene o male hanno portato avanti un' idea nella maniera più civile possibile. Per una volta possiamo non pensare a Catania, alle morti degli Autogrill e le scomposte rosse sfilate di piazza del venerdì!
Adesso pseudo calciatori del sabato, impariamo dai Kakà, Del Piero e Materazzi: cuore e grinta condiscono il calcio. Il gruppo e la voglia di vincere è la base di una squadra, ri-alziamoci e guardiamo avanti!
VINCERE E VINCEREMO!

1 commento:

Nicola ha detto...

Ps. da notare che Kakà ha la maglia del Brasile, e lo stemma del Milan un ce lo metto!

FORZA INTER, con lui avete una scusa in meno ed arriverete dietro ugualmente!